👂 AI che ascoltano musica di altre AI, ma i dollaroni delle royalties sono reali
Oggi ti parlo anche di The Smile, Honeyglaze, Seefeel, Mercury Rev, Nada Surf, Godspeed You! Black Emperor e Being Dead
Usa ChatGPT per parlare con 5.000 persone su Tinder e alla fine trova moglie.
Forse ti ricorderai di questa notizi(on)a di qualche mese fa, si tratta, come la definisce Wired, dell'incredibile storia del russo Aleksandr Zhadan che ha programmato un AI per gestire il proprio account Tinder fino a trovare il match definitivo (nessuno osi dividere quello che l’AI ha unito).
Voglio aggiungere a questa storia una mia suggestione, rigorosamente non richiesta. E se anche le 5.000 persone che hanno chattato con l'AI di Aleksandr avessero avuto a loro volta a disposizione degli assistenti AI?
Sarebbe successa più o meno questa cosa: gli assistenti AI avrebbero interagito fra di loro alla velocità della luce e, un secondo dopo essersi registrati su Tinder, Aleksandr e la futura moglie avrebbero ricevuto questo messaggio: "I vostri Tinder - AI Assistent hanno chattato con 5.000 potenziali candidat* e vi comunichiamo che siete anime gemelle. Evviva!"
Insomma quello che una volta facevano Peggy e Pongo ora potrebbero farlo gli Assistenti AI.
Secchiata d’acqua fredda: una cosa simile, ma anche peggio, potrebbe avvenire nella Musica. Paura eh?!?
Ho letto su Fururism che un tale di nome Michael Smith, un 52enne della Carolina del Nord, è stato arrestato con l'accusa di aver creato centinaia di band false utilizzando l'intelligenza artificiale, guadagnando oltre 10 milioni di dollari tramite streaming fraudolenti. Smith è accusato di riciclaggio di denaro e frode telematica e rischia fino a 20 anni di pena.
Dal 2018 Smith avrebbe collaborato con due complici, un promoter e il CEO di un'azienda di musica basata su AI, per creare “centinaia di migliaia di canzoni” che si diffondevano sulle piattaforme di streaming grazie alle reach e agli “ascolti” di migliaia di bot (esistono delle vere e proprie farm di bot utilizzati per fare queste cose, ma te ne parlerò in un’altra occasione). Questi bot generavano ascolti senza alcuna interazione umana, trasformando gli stream in royalties e le royalties dollaroni.
Intervistato dal New York Times, Smith ha respinto le accuse affermando di non aver commesso frodi, semplicemente i suoi bot producevano musica per altri bot appassionati di musica (!!!)
Dove finiremo signora mia?
Real Deal degli Honeyglaze
Il mio disco del mese è senza dubbio Real Deal, il secondo album in studio degli Honeyglaze, trio indie britannico fondato dalla vocalist e autrice Anouska Sokolow.
Precettata per suonare al Windmill di Brixton, ma timorosa di salire sul palco da sola, tre giorni prima della performance Anouska ingaggiò il bassista Tim Curtis e il batterista Yuri Shibuichi. In quei tre giorni di prove quella che doveva essere una formazione temporanea è diventata qualcosa di più: gli Honeyglaze.
Se pensavi che la band avesse raggiunto l'apice con il suo esordio self-titled, Real Deal ti smentirà. Pubblicato sotto l'ala della Fat Possum Records, questo disco porta il trio verso nuovi orizzonti, abbandonando forse definitivamente l'indie pop sfumato di jazz del debutto.
Real Deal ha un suono spigoloso e vibrante, fatto di post-punk, richiami al dream pop anni 90 e sorretto da percussioni che alternano delicati tocchi jazz a potenti esplosioni emo-punk, fino ad arrivare allo shoegaze della title-track. Personalmente li associo agli English Teacher che abbiamo ascoltato qualche mese fa, quasi ad abbozzare un proto-movimento.
Le classifiche di fine anno si avvicinano: segna questo nome sul taccuino!
Cutouts dei The Smile
17 anni fa i Radiohead rendevano scaricabile online In Rainbows con la possibilità di pagarlo con un’offerta libera. Se non fossero stati i Radiohead avrei pensato ad una trovata pubblicitaria, invece era una provocazione gettata in faccia allo status quo di un’industria che ancora basava i suoi introiti sui supporti fisici, spesso a discapito degli artisti.
Oggi, quasi senza farlo apposta, esce Cutouts il terzo album degli Smile, l’ensemble che unisce i talenti di Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead e del batterista Tom Skinner dei Sons of Kemet.
Cutouts arriva a pochi mesi dal precedente Wall Of Eyes e i brani, registrati nelle stesse sessioni del "fratello maggiore", questa volta sono mediamente sono più brevi rendendo il tutto più accessibile. C’è sicuramente più elettronica a supporto di quella formula fatta di art-rock, post-punk e sperimentazione che definisce il suono degli Smile dagli esordi. Questa volta gli archi della London Contemporary Orchestra arricchiscono Instant Palm, Zero Sum si muove su un groove spigoloso che ti tiene sull’orlo della sedia e Colours Fly è puro prog-rock nevrotico.
Il terzo album degli Smile è forse il più credibile candidato ad essere il proseguo dei Radiohead che stavamo aspettando.
Born Horses dei Mercury Rev
Fact: dal dream pop degli esordi (correva l'anno 1989) al chamber pop degli anni 00 i Mercury Rev hanno sempre reinventato la loro musica pur rimanendo fedeli a se stessi.
In questo Born Horses (che arriva ad una decade da quello precedente) la band di Buffalo (NY) dimostra di avere ancora questa capacità e la traccia d'apertura, Mood Swings, appare quasi una dichiarazione d'intenti: free jazz, swing e ballad sono gli ingredienti principali.
L’altra novità è che Jonathan Donahue adotta una spiazzante interpretazione vocale sussurrata, spesso parlata, ma se superi una prima fase di diffidenza e accogli la novità, quello che resta non è male.
Born Horses, pubblicato dalla Bella Union Records è un disco notturno, intimo, riflessivo e proprio per tutte queste cose riesce ancora ad emozionare.
L'unica cosa certa con i Mercury Rev è il cambiamento.
No Title As Of 13 February 2024 28,340 Dead dei Godspeed You! Black Emperor
Dopo gli Slowdive e i Ride anche i Godspeed You! Black Emperor rispondono "presente" all'appello delle band monstre attive nel 2024. I GY!BE sono gli alfieri canadesi del post-rock più paesaggistico, cinematografico e impegnato; negli anni si sono divisi fra Kranky e Constellations Records, due delle case discografiche più iconiche che conosca, non solo in Canada.
No Title As Of 13 February 2024 28,340 Dead non è un vero e proprio titolo, ma un riferimento ai 28.340 morti annoverati fra le file di Gaza al 13 febbraio 2024. Non è la prima volta che il gruppo fa riferimento alla causa palestinese, ad esempio in Yanqui U.X.O. del 2002 vi erano dei riferimenti diretti nelle note della copertina.
No Title As Of 13 February 2024 28,340 Dead è un potente disco post-rock pieno di tensioni che esondano sin dalla prima traccia, verso un climax finale di rabbia e dolore che diventa insostenibile. Di nuovo i GY!BE ci insegnano come non sempre servano le parole (si tratta di un album strumentale) per essere più che espliciti e diretti.
Imperdibili, per l’ennesima volta.
Moon Mirror dei Nada Surf
Gran parte dei luoghi comuni del rock ruotano attorno al colpo di genio, all’intuizione fugace, al fuoco che brucia velocemente. I Nada Surf da questo punto di vista sono anticonvenzionali e rappresentano la band perseverante che viaggia in direzione ostinata e contraria: la propria. Con Moon Mirror i Nada Surf arrivano al decimo album in studio in oltre 30’anni di carriera (esordienti nel 1992).
Moon Mirror è ancora una volta un disco Power Pop costruito sull’identitaria voce di Matthew Caws e sulle chitarre, è stato registrato in Galles e forse per questo un po’ brit (o forse sono io che sono facilmente suggestionabile).
Moon Mirror è un album dalle tematiche edificanti come la ricerca del miglioramento, la gratitudine, l'accettazione del cambiamento, l'essere in connessione e presenti nel momento, il tempo che passa e la malinconia.
Rolling Stone lo ha definito “l'album emotivamente più appassionato degli ultimi anni dei Nada Surf” e addirittura “al livello di gemme come Let Go, The Weight Is a Gift e The Stars Are Indifferent to Astronomy”.
Grazie per essere ancora qui Nada Surf.
Everything Squared dei Seefeel
I Seefell nascono a Londra ad inizio anni 90 e nella cartografia del sound londinese si collocano fra l'asse delle coordinate dell’indie e la ascisse della techno sperimentale, muovendosi fra shoegaze e loop di ritmi elettronici.
Mark Clifford e Justin Fletcher incrociarono i loro destini al college e con l’ingresso di Sarah Peacock alla voce e Darren Seymour al basso diedero vita alla prima band “chitarristica” a firmare con la Warp Records, un’etichetta di culto per chi ama suoni elettronici, techno e ambient.
Everything Squared è il primo disco dei Seefeel dal 2011 e sono ventisei minuti di oscurità liquida e avvolgente, loop ipnotici e texture digitali. Se la tua voglia di suoni eterei è stata delusi dagli ultimi Sigur Rós, i Seefeel meritano la tua attenzione.
EELS dei Being Dead
Nati nel 2017 ad Austin, in Texas, i Being Dead sono formati dalla cantante/chitarrista Falcon Bitch (Juli Keller) e dal cantante/batterista Shmoofy (Cody Dosier) e hanno debuttato nel 2023 con un disco dai precisi riferimenti alla psichedelia degli anni 60.
EELS è il secondo disco in studio della band e presenta un mix schizzato di garage punk, surf rock e pop acido, per un trip sonoro che ha il profumo acre della giovinezza, il look scompigliato del rock'n'roll e il sapore acido di un rigurgito di birra da discount.
Nel gioco delle assonanze mi vengono in mente i Beach Boys, in Problems o Firefighters, ma con un tocco di Velvet Underground e Ramones che incastra il tutto in modo credibile senza fare il verso agli zii. La voce di Juli aggiunge un tocco originale, mentre l’entusiasmo grezzo del disco è una benedetta ingenuità che nel rock non guasta mail.
Puro divertimento.
Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow di Gabrielle Zevin
A distanza di qualche settimana dalla sua lettura la cosa che continuo a chiedermi su Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow di Gabrielle Zevin è come sia riuscito a finire nella lista dei 100 migliori romanzi del 21° secolo redatta dal New York Times! (Dove finiremo signora mia! ²)
Il romanzo tratta dell’amicizia tra Sam e Sadie che non diventa mai qualcosa di più (anche se…), perché forse qualcosa di più di un amicizia così nemmeno esiste. Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow è anche la storia di Ichigo, un videogioco nel quale - se hai vissuto i decenni dei primi videogiochi, a cavallo fra gli 80 e i 90 - troverai parecchi riferimenti e ti sembrerà di averci giocato davvero; ed è anche la storia di un amore, di una invalidità, di una malattia, di culture che si incontrano, di due genitori che perdono un figlio, di un orfano cresciuto coi nonni, ovvero la storia di tante perdite che poi sono la costante di ogni esistenza.
Romanzo di formazione fra New York e la Silicon Valley, fra il mondo dei videogiochi e quello dell'università, fra l'amicizia e l'amore.
Per approfondire
🤥 YouTube ha annunciato il lancio di una nuova tecnologia per l’identificazione delle voci fake nei video. Questo strumento mira a contrastare l'uso crescente di vocali fraudolenti generati da intelligenza artificiale, come tutte le diffusissime cover che surrogano voci di artisti noti, anche defunti. Il lancio è previsto per il 2025.
🎟️ L'amico
in questa uscita della sua Mini Marketing spiega la strategia del dynamic pricing adottata dagli Oasis per la vendita dei biglietti delle date a Wembley annunciate a fine agosto.👩💻 Spotify ha deciso di mantenere attiva la sua politica di remote working, nonostante molte corporation stiano imponendo il ritorno in ufficio. Katarina Berg, Chief HR Officer di Spotify, ha affermato che l'azienda non intende trattare i dipendenti "come bambini" e che il lavoro non è legato a un luogo fisico. Spotify incoraggia comunque la presenza fisica durante eventi aziendali, ma senza obblighi.
My job here is done
Alla prossima!
(Hai notato che non scrivo mai “A presto”?)
🧟♂️ Io, l’autore
(Questa parte qui sotto la devi leggere con la voce di Troy McClure)
Ciao, sono Francesco, forse ti ricorderai di me per la webzine Indie For Bunnies di cui sono stato co-fondatore, o per qualche pezzo pubblicato sulla rivista musicale Losing Today, o per le mie doti comiche "Qual è il gruppo preferito di un cartolaio?" "I Moleskine!"; o per altri Super Poteri di Merda™ come questo (seguimi per altre eroiche imprese).
Se invece è la prima volta: sei su Indie Riviera la newsletter che una volta era un blog (una volta qui era tutta blogosfera) e oggi è un avamposto indie in cui scrivo di dischi, etichette, industria musicale, libri e cultura pop in generale.